Chiesa Nostra Signora delle Grazie e Convento degli Olivetani
Chiesa Nostra Signora delle Grazie e Convento degli Olivetani
I Monaci Olivetani successero ai Benedettini di san Venerio del Tino e costruirono la Chiesa attuale e il Convento accanto ad essa tra il secolo XV e XVI. Alla fine del secolo XVIII, la chiesa fu abbandonata e convertita in parrocchiale.
Nel suo interno troviamo molte opere d’arte, tra cui una tela della Vergine e Santi, attribuita al Fiasella; una pala di altare del XVI secolo, raffigurante Santa Margherita, un dipinto su tavola rappresentante San Pietro, Sant’Andrea e Sant’Antonio Abate e un coro ligneo intagliato da Fra' Paolo da Recco.
Dell’antico monastero olivetano rimane il Refettorio con splendidi affreschi quattrocenteschi del pittore Nicolò Corso.
Il convento venne costruito inizialmente su due piani e successivamente ampliato, nel XVII secolo erano presenti quasi trenta locali, oltre alla sacrestia e al coro. Con la Rivoluzione Francese, il monastero divenne in parte una scuola pubblica e più avanti, durante la guerra napoleonica, la difesa del Golfo provocò lo sgombero dei monaci. Parte del convento è stata negli anni adibita ad abitazione civile.